Il tuo compleanno, ieri.
Ogni volta un giorno emozionante, per la tua mamma che ancora non si capacita di come sia riuscita a creare una vita. Che ancora si meraviglia al solo pensiero di essere mamma.
E ogni anno torno a rivivere quel giorno, di ormai tre anni fa.
Quel giorno così normale, in cui nulla di particolare sarebbe dovuto accadere.
E invece poi la corsa in ospedale, la paura mista alla fiducia che sarebbe andato tutto bene.
E non smetterò mai di raccontartelo, quel momento. In cui ho sentito il tuo pianto, ancora prima di vederti. E mi piace spiegarti che tutti i bambini piangono, quando escono dalla pancia della mamma, essendo ancora estranei alle luci e ai rumori del mondo. Perché nella “pancia mamma”, come la chiami tu, è buoi e silenzioso, e i bimbi stanno li a nuotare tranquilli, ti dico. E tu mi salti al collo, quasi emozionato da questi racconti.
E il ricordo del tuo pianto che smette nell’istante in cui i nostri visi si sfiorano. Non smetterà mai di commuovermi.
“Si vive per questo…per non riuscire a trattenere le lacrime di fronte ad una gioia così grande“…queste le parole di uno dei tanti messaggi di auguri che ho ricevuto ieri. Ormai ne ricevo più il giorno del tuo compleanno che del mio.
Pioveva ieri, tre anni fa. Ma oggi c’era il sole. E quel sole tu lo accendi in ogni mio giorno, anche in quelli più bui.
Auguri ancora ometto mio.
La tua mamma.
Tanti auguri al tuo ometto speciale, che spero di conoscere presto. Sarà bello quando un giorno leggerà lui stesso le tue parole d’amore!!
Un grande abbraccio fino a voi, in una Roma soleggiata che immagino bellissima.
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Grazie cara…chissà cosa penserà di questa mamma che si commuove ad ogni compleanno!!! Ti aspettiamo a Roma, con tutta la tua troupe!!! Un abbraccio grande
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