Buon rientro a tutti!
Rieccoci di nuovo alla nostra routine quotidiana, tra valigie da svuotare, lavatrici da fare e frigo da riempire…Le idee per questo autunno sono tante, ma prima di lanciarsi nei nuovi progetti, mi preme fermarmi a contemplare quello che le vacanze ci hanno regalato.
Anche quest’anno, come lo scorso, le nostre vacanze sono state piuttosto itineranti, per la nostra incapacità di accontentarci di una sola cosa, davanti ad un panorama così vasto tra cui scegliere. La cosa che più mi preme dire è che viviamo davvero in un Paese stupendo. Ok. E’ la solita banalità, ma in fin dei conti non è così ovvia visto quante volte io stessa abbia pensato a località estere ogni volta che si è trattato di organizzare un viaggio. Ultimamente invece, per una serie di motivi, abbiamo ripiegato su mete italiane…e ragazzi, veramente, non c’è bisogno di fare tanti chilometri per lasciarci meravigliare.
Oggi vi voglio parlare del Cilento, una terra che credo non sia molto conosciuta a livello nazionale, e che sicuramente vive all’ombra di altre mete estive più rinomate. Sarà anche per questo che mantiene vive il suo fascino ancora un po’ selvaggio, costituendo un immenso Parco Naturale considerato dall’UNESCO “Patrimonio dell’umanità”.

Credo che non avrei conosciuto il Cilento se non avessi un suocero cilentano, che ha saputo trasmettere alla sua famiglia un forte legame alla sua terra.
Una vacanza a 360°, per noi, quella in Cilento. Tra giornate al mare e serate tra i monti, dove ancora si parla un dialetto per me incomprensibile, ma dove ugualmente mi sento a casa, tanta è la calorosità di questo popolo così innamorato del suo territorio.
La nostra base è Mandia, un paesino di 400 anime nascosto tra le montagne, un gioiellino per gli amanti dell’ecoturismo. Ad agosto, si anima grazie ad una sagra che sembra essere il suo fiore all’occhiello, tanto se ne sente parlare, sia prima che dopo. E tra prelibatezze locali e taranta ballata fino a notte fonda, tra gente di ogni età che accorre da tutti i paesi vicini, si capisce perché una semplice festa paesana susciti tanto clamore.

Le giornate, per noi, sono tutte al mare, raggiungibile in macchina in poco tempo (e tante, tantissime, curve). Un mare dove il blu fa da padrone, l’acqua è trasparente, e le spiagge non sono eccessivamente affollate, neanche nei periodi di altissima stagione. Palinuro e Marina di Camerota sono le località più conosciute e dove noi ci rechiamo solitamente. Vi sono anche baie raggiungibili in barca, che dicono siano fantastiche. Cala Bianca e Cala degli Infreschi, avrei tanto voluto vederle ma l’organizzazione della settimana di ferragosto non è andata a nostro vantaggio. Però ci siamo ripromessi di non perdercele in futuro!


E poi ci sono dei borghi pittoreschi che mi fanno impazzire. Ogni mattina, scendendo al mare, tra una curva e l’altra, mi sono puntualmente innamorata di Pisciotta, il cui nome – a mio avviso a dir poco sgraziato – non le rende giustizia. Praticamente incastrata tra le colline, invita a perdersi tra i suoi vicoli dove il tempo sembra essersi fermato, e da cui regala un panorama mozzafiato sul mare.


Non mi sono fatta mancare qualche camminata tra i monti, bevendo l’acqua da sorgenti naturali, raccogliendo more, salutando persone sconosciute che ti accolgono nella loro terra come una di casa, magari inserendoti tra le storie e le chiacchiere di paese, che andranno ad allietare il loro lungo e silenzioso inverno.
[…] stato poi un week end all’Argentario, la prima volta per tutti…lo ammetto, preferiamo i nostri mari del sud che ormai ci viziano da anni (lo so, lo so, ho passato più di 20 anni a sguazzare nell’acqua […]
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[…] a Mandia in quattro, anche con Ciccio e Manu. Il Cilento è sempre bellissimo, ne ho già parlato qui, e a giugno se possibile lo è ancora di più. Palinuro fantastica come sempre, non scorderò […]
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[…] il tutto con due pargoletti al seguito, quindi abbiamo approfittato dei nonni in vacanza in Cilento, per mettere le tende a casa loro, lasciare che i bambini si divertissero in montagna, e scappare […]
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